Nel 1936, grazie al Trattato politico-militare anglo-egiziano, l’Egitto mantiene una formale indipendenza ma condizionata agli interessi della Gran Bretagna nel Mediterraneo. Così, un’ora dopo la dichiarazione di guerra da parte dell’Italia ai paesi Alleati, il Governo fa scattare un severo piano d’emergenza a difesa degli interessi britannici. Tutti gli italiani, tra i 15 e i 65 anni, vengono internati nei Campi di ‘concentramento’ anglo/egiziani in pieno deserto. Nel suo periodo di internamento, Il prigioniero Silvio Bicchi matricola n. F794, non rimane inattivo. Realizza in 4 anni più di 300 ritratti. La sua abilità nel catturare l’espressione, gli occhi e il carattere dei suo personaggi, verrà più che riconosciuta. Alla fine del conflitto, a soli 24 anni, Silvio Bicchi riprende il suo posto alla Filatura nazionale come disegnatore tecnico.